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Sepsi Ospedaliera e Morte: Come Riconoscere la Negligenza e Ottenere Risarcimento

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    Punto Legale Malasanità
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 11 min
Prevenzione sepsi ospedaliera e infezioni nosocomiali - Punto Legale Malasanità Roma

L'intervento chirurgico era andato bene, in apparenza. Le prime 24 ore post-operatorie sembrerebbero normali. Poi, durante la seconda notte, la temperatura sale a 38.8°C. Il paziente ha brividi, sudorazione profusa, è confuso. Il medico della guardia dice: "È normale dopo un intervento, prenda una tachipirina". Passa un'altra notte. La febbre sale ancora, raggiunge 39.5°C. Il paziente è sempre più debole. Nessuno ordina emocolture, nessuno inizia antibiotico d'urgenza.

Sessantotto ore dopo i primi sintomi, quando finalmente viene riconosciuta la sepsi, è troppo tardi. Il paziente è in shock settico irreversibile. Insufficienza multiorgano. Morte.

Questa tragedia, accaduta più volte negli ospedali del Lazio, poteva essere completamente evitata. La sepsi ospedaliera è una complicanza frequente dopo interventi chirurgici, ma è anche uno degli errori medici più facili da prevenire e, paradossalmente, uno dei più risarciti dai tribunali.

Se tu o un tuo caro avete subito una sepsi ospedaliera che ha causato morte o danno severo, dovete sapere che l'ospedale è quasi sempre responsabile legalmente e dovete ricevere un risarcimento significativo. Questa guida vi spiega come.


Cos'è la Sepsi Ospedaliera e Perché è Mortale se non Riconosciuta


La sepsi è una condizione medica grave caratterizzata dalla risposta infiammatoria sistemica a un'infezione. Il corpo, cercando di combattere l'infezione, causa infiammazione massiccia che danneggia i propri tessuti e organi. Se non trattata rapidamente, la sepsi progredisce a shock settico (pressione arteriosa pericolosamente bassa, insufficienza renale, polmonare, cardiaca) e morte.


Sepsi Ospedaliera vs. Sepsi da Comunità


Una sepsi nosocomiale (ospedaliera) è un'infezione acquisita durante il ricovero ospedaliero o in conseguenza di procedure mediche invasive. Esempi:

·        Infezione della ferita chirurgica dopo intervento

·        Infezione del catetere venoso centrale (CVC)

·        Infezione del catetere urinario

·        Polmonite ospedaliera (in pazienti intubati)

·        Batteriemia da contaminazione ambientale


I Dati Che Dovrebbero Allarmare

➡️50%+ dei casi di sepsi in ospedale derivano da infezioni nosocomiali

➡️Mortalità della sepsi: 30-40% anche con trattamento appropriato; >60% se ritardo in diagnosi/terapia

➡️I microrganismi ospedalieri sono resistenti agli antibiotici: MRSA (Staphylococcus aureus meticillino-resistente), Pseudomonas aeruginosa, Entero bacteria ceae resistenti ai carbapenemi (CRE)

➡️Ogni ora di ritardo aumenta la mortalità del 7-10%

➡️In Italia, circa 250.000 pazienti contraggono infezioni nosocomiali ogni anno; circa 7.000 muoiono

La cosa devastante è che la stragrande maggioranza di questi casi è completamente prevenibile attraverso protocolli di igiene, sterilizzazione e monitoraggio che ogni ospedale dovrebbe rispettare.


Quando la Sepsi Ospedaliera Diventa Malasanità Legale


Secondo la giurisprudenza consolidata della Corte di Cassazione, la responsabilità della struttura ospedaliera è presunta. Questo significa:

Il Principio Fondamentale: Inversione dell'Onere della Prova

Normalmente: Chi accusa deve provare la colpa.

Nel caso di infezioni ospedaliere: L'ospedale deve provare di NON avere colpa. Deve documentare che ha adottato tutte le misure preventive appropriate.

Se l'ospedale non produce questa documentazione, la presunzione di responsabilità è confermata.


Cosa Deve Provare l'Ospedale (Se Vuole Evitare la Responsabilità)

1.      Protocolli di sterilizzazione documentati e regolarmente verificati

2.     Profilassi antibiotica perioperatoria somministrata secondo linee guida

3.      Igiene ambientale conforme ai standard HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points)

4.     Corretta igiene delle mani da parte del personale

5.      Monitoraggio dei parametri vitali post-operatori

6.     Riconoscimento tempestivo dei segni di infezione

7.      Colture batteriche eseguite tempestivamente quando sospetto di infezione

8.     Inizio di antibiotico empirico entro 1 ora dal sospetto di sepsi

Se anche uno solo di questi punti non è documentato o è stato omesso, c'è responsabilità della struttura.


Le 5 Violazioni di Protocollo Più Frequenti


👉🏻Violazione #1: Omessa Profilassi Antibiotica Preoperatoria

La profilassi antibiotica (somministrazione di antibiotico prima dell'intervento) è obbligatoria per tutti gli interventi chirurgici. Riduce il rischio di infezione dal 20-30% al 1-2%.

Se l'ospedale non ha somministrato profilassi antibiotica, è responsabilità evidente.


👉🏻Violazione #2: Sterilizzazione Inadeguata degli Strumenti Chirurgici

Strumenti chirurgici devono essere sterilizzati in autoclave a pressione (121°C per 15-30 minuti). Se l'ospedale non può documentare i cicli di sterilizzazione, è responsabile.

Caso reale: Un ospedale in Campania non teneva registri di sterilizzazione. 3 pazienti post-operatori svilupparono sepsi da Staphylococcus. Risarcimento: €1.200.000 complessivamente ai tre pazienti.


👉🏻Violazione #3: Mancato Monitoraggio Post-Operatorio

Febbre post-op non è "normale". Deve essere indagata. Se il medico sottovaluta la febbre e non ordina emocolture/esami, c'è responsabilità.


👉🏻Violazione #4: Ritardo nel Somministrare Antibiotico in Caso di Sepsi

Una volta sospettata sepsi (febbre + uno dei criteri SIRS - Systemic Inflammatory Response Syndrome), l'antibiotico deve iniziare entro 1 ora. Questo è il protocollo "Surviving Sepsis Campaign" adottato internazionalmente.

Se il medico aspetta 6-8 ore prima di somministrare antibiotico, c'è negligenza grave e prevedibile.


👉🏻Violazione #5: Omissione di Emocolture Urgenti

Le emocolture (colture di sangue) devono essere eseguite prima di somministrare l'antibiotico per identificare l'agente patogeno. Se il medico non ordina emocolture oppure le ordina ma non accelera il risultato, c'è negligenza.



Segni di shock settico e sepsi da riconoscere tempestivamente in ospedale

Come Riconoscere Se Hai Subito Sepsi Ospedaliera Prevenibile


I Segni Clinici di Sepsi Che Non Dovevano Essere Ignorati

Segni "Maggiori" di Sepsi (Qualsiasi Uno Richiede Azione Urgente):

·        Febbre >38.5°C o ipotermia <36°C post-operatoria (entro 72 ore dall'intervento)

·        Brividi violenti e sudorazione profusa

·        Ipotensione (pressione <90/60 mmHg)

·        Tachipnea (frequenza respiratoria >20 respiri/min)

·        Tachicardi (frequenza cardiaca >90 battiti/min)

·        Confusione o disorientamento (delirium settico)

·        Oliguria (urina <0.5 mL/kg/ora)

Segni "Minori" di Infezione Della Ferita:

·        Rossore intorno alla cicatrice

·        Tumefazione e gonfiore

·        Secrezioni dalla ferita (pus, liquido sieroso)

·        Dolore localizzato

·        Calore locale (pelle calda al tatto)

Se il paziente aveva febbre + almeno uno dei segni maggiori, il medico aveva l'obbligo di ordinare urgentemente:

·        Emocolture

·        Emocromo con formula

·        PCR (Proteina C Reattiva) e Procalcitonina

·        Inizio di antibiotico empirico ad ampio spettro

Se questi accertamenti non sono stati effettuati, c'è negligenza medica.


I Tuoi Diritti Fondamentali come Paziente Affetto da Sepsi Ospedaliera


👉🏻Diritto #1: Accesso alla Documentazione Completa

Hai il diritto di ricevere una copia completa della cartella clinica, inclusi:

·        Protocolli di sterilizzazione

·        Referti colture (emocolture, urinocolture, etc.)

·        Antibiogramma

·        Cronologia delle temperature (foglio di monitoraggio)

·        Data e ora esatta della prima febbre

·        Data e ora della prima emocoltura

·        Data e ora della somministrazione del primo antibiotico

Se la documentazione è incompleta o "persa", questa stessa incompletezza è un elemento di negligenza.


👉🏻Diritto #2: Perizia Medico-Legale Indipendente

Hai il diritto di far valutare il tuo caso da un medico specialista in malattie infettive con competenza medico-legale, che analizzi:

·        Se i protocolli di prevenzione sono stati violati

·        Se la diagnosi di sepsi è stata ritardata

·        Se il paziente avrebbe potuto essere salvato con diagnosi/terapia tempestiva


👉🏻Diritto #3: Risarcimento Completo

Se provato che l'ospedale è responsabile, hai diritto a risarcimento per:

·        Danno biologico (invalidità permanente)

·        Sofferenza psichica

·        Sofferenza del paziente prima della morte (se deceduto)

·        Spese mediche sostenute

·        Perdita di capacità lavorativa


👉🏻Diritto #4: Responsabilità Presunta della Struttura

Secondo la Legge 24/2017 e la giurisprudenza consolidata, la presunzione di responsabilità ricade sulla struttura ospedaliera, salvo che non dimostri di aver agito correttamente. Questo ti avvantaggia enormemente legalmente.


La Procedura Passo-Passo per Richiedere Risarcimento


➡️Fase 1: Raccogliere Tutta la Documentazione Medica

Azioni immediate (entro le prime 2 settimane):

1.      Richiedi cartella clinica completa alla struttura ospedaliera in cui si è verificata la sepsi. Hai diritto di riceverla entro 30 giorni.

2.     Conserva ogni documento:

o   Cartella clinica (anestesia, chirurgia, terapia intensiva)

o   Foglio di triage e accettazione

o   Referti radiologici (TAC, RX, ecografie)

o   Referti laboratoristici completi (emocromi, test di coagulazione, funzione renale, PCR, procalcitonina)

o   Emocolture e risultati antibiogramma (che ceppo batterico? Quale antibiotico era appropriato?)

o   Prescrizioni mediche e somministrazione di antibiotici (date e ore precise)

o   Lettere di dimissione

o   Se deceduto: autopsia (se disponibile)

3.      Ricostruisci la cronologia precisa:

o   Orario intervento chirurgico

o   Orario inizio della febbre

o   Orario in cui il medico è stato informato della febbre

o   Orario emocolture eseguite

o   Orario inizio antibiotico

o   Orario diagnosi confermata di sepsi

o   Orario ricovero in rianimazione (se necessario)

o   Orario morte (se applicabile)

4.     Fotografa e documenta visivamente:

o   La cicatrice e segni di infezione (se ancora visibili)

o   Qualsiasi rossore, tumefazione, secrezione

Timeline: Effettuare questa raccolta entro il primo mese. Dopo, i registri ospedalieri diventano più difficili da reperire.


➡️Fase 2: Consultazione Iniziale con Studio Legale

Contatta uno studio legale specializzato in malasanità (come Punto Legale Malasanità che opera in tutta la regione Lazio: Roma, Viterbo, Latina, Frosinone, Rieti).

Durante la consultazione gratuita:

·        Esponi la timeline esatta

·        Fornisci tutta la documentazione disponibile

·        Descrivi il danno residuo (se deceduto, il trauma psichico della perdita)

Lo studio valuterà preliminarmente se la responsabilità ospedaliera è evidente.


➡️Fase 3: Perizia Medico-Legale Infettivologica

Se il caso è promettente, il vostro avvocato organizzerà una perizia medico-legale da parte di uno specialista in malattie infettive. Questo specialista:

1.      Esamina tutta la documentazione medica

2.     Applica i protocolli internazionali di prevenzione delle infezioni (Surviving Sepsis Campaign, linee guida ECDC - European Centre for Disease Prevention and Control)

3.      Identifica le violazioni: Profilassi omessa? Sterilizzazione inadeguata? Ritardo nel riconoscere sepsi? Ritardo nel somministrare antibiotico?

4.     Valuta il nesso causale: Se la sepsi fosse stata riconosciuta 6-12 ore prima, il paziente avrebbe avuto probabilità di sopravvivenza? Con quale percentuale?

5.      Quantifica il danno biologico secondo le tabelle ufficiali

Costo della perizia: Solitamente €1.000 - €3.000. Molti studi legali la affrontano inizialmente per casi promettenti.


➡️Fase 4: Tentativo di Conciliazione (Mediazione Obbligatoria)

La Legge 24/2017 (Gelli-Bianco) richiede una fase di mediazione:

1.      Lo studio legale contatta la struttura ospedaliera (e la sua assicurazione)

2.     Presenta la perizia medico-legale

3.      Propone un importo di risarcimento

4.     Le parti negoziano

Risultato: In oltre il 60% dei casi di sepsi ospedaliera, l'assicurazione riconosce la responsabilità perché la giurisprudenza è consolidata. Il caso si chiude entro 6-12 mesi.


➡️Fase 5: Azione Legale in Tribunale (Se Necessario)

Se la mediazione fallisce:

1.      Deposito del ricorso presso il Tribunale competente (Roma, Viterbo, Latina, Frosinone o Rieti)

2.     Accertamento Tecnico Preventivo (ATP): Un perito d'ufficio (infettivologo neutrale) esamina il caso indipendentemente

3.      Discussione in udienza: I vostri avvocati dibattono con quelli dell'ospedale

4.     Sentenza: Il giudice decide su responsabilità e quantifica il risarcimento

Durata media: 2-4 anni, ma il risultato è quasi sempre positivo per il paziente data la responsabilità presunta dell'ospedale.


Quanto Puoi Aspettarti di Ricevere: Stima del Risarcimento

I risarcimenti per sepsi ospedaliera sono calcolati secondo le tabelle del Tribunale di Milano e Roma, Legge 24/2017. L'importo dipende dalla gravità:

Importi Documentati in Casi Similari

Scenario

Risarcimento Tipico

Sepsi grave con invalidità 40-50%

€300.000 - €500.000

Sepsi con invalidità 60-75%, ospedalizzazione prolungata

€750.000 - €1.200.000

Decesso per sepsi ospedaliera (familiari)

€1.200.000 - €1.500.000

Sepsi con perdita di arto (amputazione)

€2.000.000+

 

Casi Reali Documentati


Caso 1 - Tribunale di Brescia, 2024 (Risarcimento €750.000):

Paziente 68 anni, ricoverato per frattura del femore. Intervento chirurgico. Sviluppa febbre al 2º giorno post-op. Medico minimizza ("è normale"). Emocolture non eseguite per 36 ore. Quando infine eseguite, risultato: MRSA (Staphylococcus aureus resistente). Nel frattempo, sepsi progredisce a shock settico. Rianimazione. Polmonite. Morte.

Perizia: Se diagnosticato tempestivamente al 2º giorno, probabilità di sopravvivenza 70-80%. Ritardo di 36 ore riduce probabilità a 10-20%.

Sentenza: Tribunale riconosce piena responsabilità della struttura. €750.000 di risarcimento ai familiari.


Caso 2 - Ospedale San Filippo Neri, Roma (Risarcimento €1.200.000):

Paziente ricoverato per intervento. Sviluppa infezione della ferita. Medici sottovalutano i segni clinici. Antibiotico non iniziato tempestivamente. Sepsi avanza. Decesso per shock settico e insufficienza multiorgano.

Perizia medico-legale: Violazioni multiple di protocollo (profilassi probabilmente omessa, sterilizzazione non documentata, ritardo diagnosi sepsi).

Sentenza: €1.200.000 di risarcimento ai familiari. Studio legale ha sostenuto che anche se il rischio chirurgico è noto, la prevenzione della sepsi è un dovere inderogabile.


Caso 3 - Caso Documentato (Pseudomonas aeruginosa):

Paziente ricoverato in rianimazione. Catetere venoso centrale infetto. Sviluppa sepsi da Pseudomonas aeruginosa. Medico non riconosce i segni. Ritardo di 48 ore prima di diagnosticare e iniziare antibiotico mirato.

Risultato: Danno cerebrale da sepsi, lo stato di salute compromesso permanentemente.

Risarcimento: €1.400.000 (in base a invalidità permanente 70%).


Situazioni ad Alto Rischio di Sepsi Ospedaliera Prevenibile


Pazienti Anziani (>65 anni)

Hanno sistema immunitario più debole. Febbre post-op può essere lieve. Medici devono avere soglia di sospetto molto bassa e ordinare emocolture anche per febbre 37.8°C.

Pazienti Diabetici

Diabete non controllato compromette la cicatrizzazione e il sistema immunitario. Rischio di infezione aumentato. Medico deve usare profilassi antibiotica aggressiva.

Pazienti Immunocompromessi

Pazienti con HIV, trapianti, chemioterapia hanno immunità compromessa. Sepsi è frequente e grave.

Interventi Chirurgici Lunghi (>2 ore)

Più lungo è l'intervento, più alto il rischio di contaminazione.

Pazienti con Catetere Venoso Centrale Prolungato

Catetere inserito male, non sterilizzato adeguatamente, non rimosso tempestivamente = fonte frequente di infezione.

Ospedali Piccoli o Strutture Non Accreditate

Ospedali piccoli spesso hanno protocolli HACCP meno rigorosi, sterilizzazione inadeguata, scarsa disponibilità di antibiotici specifici.


Link Utili e Risorse Esterne Autorevoli

·        Legge 24/2017 (Gelli-Bianco) - Normativa - Testo completo della legge sulla responsabilità medica

·        Linee Guida Surviving Sepsis Campaign 2021 - Protocolli internazionali di diagnosi e trattamento della sepsi

·        ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) - Infezioni Ospedaliere - Risorse europee su prevenzione e controllo delle infezioni

·        Sentenza Cassazione 6386/2023 su Infezioni Nosocomiali - Giurisprudenza consolidata sulla responsabilità ospedaliera

·        Ministero della Salute - Sicurezza dei Pazienti - Programmi di prevenzione delle infezioni ospedaliere

·        Tribunale di Roma - Sezione Civile - Informazioni su procedure civili nel Lazio


Assistenza Legale a Roma e in Tutto il Lazio

Punto Legale Malasanità assiste vittime di sepsi ospedaliera in tutta la regione Lazio, con competenza specifica nei tribunali di Roma, Viterbo, Latina, Frosinone e Rieti.


Il Nostro Team

➡️Avvocati specializzati in responsabilità medica e malattie infettive

➡️Medici infettivologi medico-legali con esperienza in casi di sepsi ospedaliera

➡️Consulenti HACCP e protocolli ospedalieri


Vantaggi della Consulenza

Competenza specifica su infezioni ospedaliere: Non generici, ma esperti di sepsi

Conoscenza della giurisprudenza locale: Sentenze dei tribunali del Lazio

Inversione dell'onere della prova: Sappiamo che la responsabilità dell'ospedale è presunta

Assenza di costi iniziali: Lo studio copre i costi di perizia

Compenso contingente: Pagate solo se vincete

Alta probabilità di successo: >80% dei casi di sepsi ospedaliera vengono riconosciuti come responsabilità


Domande Frequenti (FAQ) su Sepsi Ospedaliera


Ho avuto una sepsi 3 anni fa dopo intervento. Ho ancora diritto a risarcimento?

Sì. Il termine di prescrizione civile è 10 anni dalla scoperta del danno. Nel tuo caso, hai ancora 7 anni per agire. Tuttavia, contatta uno studio legale il prima possibile: i documenti ospedalieri sono ancora accessibili, i medici ricordano gli eventi, la documentazione è fresca. Dopo 5+ anni, tutto diventa più difficile da ricostruire.


L'ospedale dice che 'la sepsi è un rischio chirurgico noto'. Questo mi esclude dal risarcimento?

No, assolutamente. Sepsi è effettivamente un rischio chirurgico potenziale, ma prevenzione è un dovere inderogabile. Se l'ospedale ha omesso profilassi antibiotica, sterilizzazione, monitoraggio, riconoscimento tempestivo, è responsabile. La Corte di Cassazione ha consolidato questo: il paziente ha diritto a risarcimento per negligenza preventiva.


La cartella clinica dal mio ricovero è incompleta. Posso comunque agire?

Sì, e l'incompletezza rafforza il tuo caso. Un'incompleta cartella clinica è, di per sé, un elemento di negligenza della struttura (che ha obbligo legale di mantenerla completa). I periti riescono a ricostruire gli eventi dai documenti disponibili. In molti casi, l'incompleta documentazione presume negligenza organizzativa dell'ospedale.


Se il paziente è deceduto per sepsi, i familiari possono agire?

Sì, pienamente. Coniuge, figli, genitori hanno diritto a risarcimento per:

·        Perdita del rapporto parentale

·        Danno biologico anticipato (sofferenza del paziente prima della morte)

I risarcimenti per decesso sono €1.200.000 - €1.500.000+, talvolta superiori.


Qual è il compenso dello studio legale?

La consultazione iniziale è sempre gratuita. Se decidi di procedere, il compenso è basato sul risarcimento ottenuto (sistema patto di quota litis, solitamente 15-25%). Non paghi se non vinci.


Quanto tempo impiega il processo?

Mediazione: 6-12 mesi (in >60% dei casi, l'assicurazione accetta un accordo).Tribunale: 2-4 anni se il caso va in giudizio.

Nel complesso, è un percorso veloce rispetto ad altri tipi di malasanità, perché la responsabilità ospedaliera è presunta.


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Se riconoscete nella vostra situazione uno degli scenari descritti in questa guida, non aspettate oltre. I termini di prescrizione avanzano ogni giorno. I documenti diventano difficili da recuperare.

Punto Legale Malasanità offre una consulenza iniziale completamente gratuita, confidenziale e senza impegno per valutare il vostro caso di sepsi ospedaliera. Durante questa consultazione:

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Disclaimer Legale

Importante: Il presente articolo ha carattere puramente informativo e educativo e non costituisce parere legale specifico. Le informazioni fornite sono generali e basate sulla legislazione italiana vigente (Legge 24/2017) e sulla giurisprudenza della Corte di Cassazione.

Ogni caso di sepsi ospedaliera è unico. Le tempistiche, gli importi di risarcimento e le strategie legali variano significativamente in base alle circostanze specifiche.

Per una valutazione specifica del tuo caso e per ricevere un parere legale personalizzato, è necessario un consulto diretto con un avvocato specializzato in malasanità e una perizia medico-legale infettivologica indipendente.

Punto Legale Malasanità rimane a tua disposizione per una consulenza gratuita, confidenziale e senza impegno.


Articolo a cura di Punto Legale Malasanità

Ultima revisione: Novembre 2025

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